Patrocinante in Cassazione
18-02-2022
No benefici della casa solo per il pagamento delle utenze
Il contribuente perde i benefici sulla prima casa anche se dimostra di abitare in pianta stabile limmobile con il pagamento di tutte le utenze. È infatti necessario provare leffettivo cambio di residenza.È quanto affermato dalla corte di cassazione che, con lordinanza n. 4839 del 15 febbraio 2022, ha accolto il ricorso dellAgenzia delle entrate. I Supremi giudici hanno motivato la decisione pro fisco spiegando che "i benefici fiscali per l′acquisto della prima casa, previsti dall′art. 16 del d.l. 22 maggio 1993, n. 155 (conv. in legge 19 luglio 1993, n. 243), spettano unicamente a chi possa dimostrare in base ai dati anagrafici di risiedere o lavorare nel Comune dove ha acquistato limmobile senza che, a tal fine, possano rilevare la residenza di fatto o altre situazioni contrastanti con le risultanze degli atti dello stato civile". Infatti, il requisito della destinazione del nuovo immobile ad abitazione principale deve intendersi riferito al dato anagrafico e non meramente fattuale, per cui non può desumersi dalla produzione di documenti di spesa (nelle specie, spese condominiali e utenze) in luogo della certificazione anagrafica.